Negli ultimi due decenni la struttura dello studio dentistico ha subito un’enorme evoluzione. Infatti la figura del dentista generale come responsabile della gestione di ogni problematica del paziente, è stata gradualmente sostituita da un team di specialisti e personale organizzativo. Ma quali sono le figure professionali nello studio dentistico?
In questo articolo affronteremo alcune domande di interesse comune:
Cos’è il team odontoiatrico?
La continua evoluzione nel campo della medicina e dell’odontoiatria ha imposto la necessità di elevare la specializzazione di ogni branca odontoiatrica. Questo è stato essenziale per garantire un alto livello di qualità dei trattamenti ai pazienti. Il concetto di ‘team odontoiatrico’ si fonda su questo bisogno e comprende alcune figure, che interagendo tra loro, hanno lo scopo di proteggere la salute della bocca dei pazienti. A livello teorico il dentista da solo è capace di gestire l’intero processo dello studio odontoiatrico. L’odontoiatra ha però bisogno di una squadra, di un gruppo di persone che possono supportarlo nelle attività quotidiane permettendogli di dedicarsi al paziente.
Figure professionali nello studio dentistico
Il team odontoiatrico è composto da un gruppo di odontoiatri specializzati, che sono il parodontologo, il protesista, l’endodonzista, l’ortodontista, supportati dal lavoro di assistenti alla poltrona, igienisti dentali e personale di segretaria. Insieme sono coinvolti nella gestione clinica ed extra-clinica del piano di cura di ogni paziente. Gli specialisti intervengono soltanto qualora sia necessario.
Chi è il dentista oggi?
Le nuove tecnologie e il bagaglio di conoscenze scientifiche in continuo aggiornamento hanno portato ad un cambio nella figura del dentista. Oggi il dentista deve essere inteso, nella maggior parte dei casi, non come una singola figura ma come un’equipe di medici della salute orale. Questo vuol dire che avremo sempre più uno studio di riferimento e non un dentista. All’ interno dello studio il dentista sarà rappresentato da varie figure cliniche, specializzate nella risoluzione dei diversi problemi del cavo orale. Dunque il paziente, in base alle proprie problematiche potrebbe trovarsi di fronte a:
- Il parodontologo: specialista nella cura delle malattie parodontali e delle procedure chirurgiche plastiche, ricostruttive ed implantari;
- L’ortodontista: specialista nel trattamento delle malocclusioni dei bambini e degli adulti;
- Il protesista/restauratore: specialista nel restauro dentale e nella re-organizzazione dello schema masticatorio del paziente;
- L’endodontista: specialista nelle terapie canalari, devitalizzazioni).
Ovviamente in base alle competenze del clinico, è possibile gestire più specialità contemporaneamente ma sembra oramai utopico ipotizzare la gestione del paziente odontoiatrico coinvolgendo un’unica figura medica.
Chi è il parodontologo?
Quando ad ammalarsi sono i tessuti parodontali, osso alveolare, legamento parodontale, cemento radicolare e gengiva, entra in gioco il parodontologo.
Il parodontologo è specializzato nella diagnosi e nella cura delle malattie parodontali e peri-implantari. Tra le sue mansioni vi è l’esecuzione delle procedure non chirurgiche di disinfezione del biofilm e l’esecuzione delle procedure chirurgiche plastiche, ricostruttive ed implantari.
Il suo compito è riconoscere l’infiammazione in atto dei tessuti del parodonto, le cosiddette malattie parodontali, parodontopatie o piorree ed è in grado di pianificare la terapia adeguata.
Il parodontologo lavora a stretto contatto con gli igienisti dentali che svolgono un ruolo indispensabile e assolutamente necessario all’interno di uno studio dentistico.
Qual è il ruolo dell’igienista?
L’Igienista dentale si occupa di mettere sotto controllo le patologie correlate alla presenza di biofilm batterico: gengivite, parodontite e carie. Infatti senza aver raggiunto uno stato di salute stabile delle gengive e un buon livello di igiene da parte del paziente non è appropriato procedere con altre terapie restaurative o correttive come per esempio l’inserimento di impianti o la terapia ortodontica.
Fondamentale è la comunicazione tra il parodontologo e l’igienista: il parodontologo coordina l’attività dell’igienista in fase di terapia eziologica e indica, a seconda del profilo di rischio del paziente, la frequenza ed il protocollo della terapia di mantenimento in maniera individualizzata.
L’igienista in questo ambito ha un ruolo fondamentale in quanto è il principale responsabile dell’istruzione all’igiene orale del paziente sia durante la fase iniziale del trattamento che durante la fase di mantenimento. Ricordiamo che un buon livello di igiene è il fattore più importante per il mantenimento della salute orale e per prevenire la recidiva o l’insorgenza delle patologie infiammatorie attorno a denti ed impianti. Infine l’igienista è la figura clinica che si confronta più spesso con i nostri pazienti al termine del piano di cure e per questo può agire in maniera significativa anche nel controllo dei fattori di rischio relazionati allo stile di vita del paziente, tra i quali la dieta ed il fumo di sigaretta.
La segreteria e la gestione del paziente secondo il concetto di team
Lo studio dentistico moderno non è rappresentato più soltanto dal dentista, ma dalla figura ben più complessa e articolata del ‘team odontoiatrico’. Il team di figure professionali nello studio dentistico ha la responsabilità di alzare il livello di attenzione delle cure, della programmazione delle terapie e della prevenzione dei propri assistiti, funzionando come un vero e proprio centro medico strutturato per la salute orale.
La gestione organizzativa di uno studio dentistico composto da vari clinici specialisti, igienisti e assistenti alla poltrona deve avere un personale di segreteria preparato e formato per garantire la funzionalità delle agende e la programmazione dei piani di terapia. La segreteria ricopre il ruolo fondamentale di accoglienza del paziente e di organizzazione degli appuntamenti.
L’organizzazione ed il lavoro in sinergia all’interno del team è il fattore chiave per garantire una programmazione di successo tanto dei quadri clinici più brevi e semplici come dei casi che richiedono un numero di sedute e un livello di complessità più elevato.
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