Il fumo di tabacco, attivo e passivo, nuoce gravemente la salute e aumenta il rischio di contrarre infezioni respiratorie.
COVID: fumatori a rischio
Alla luce di questi presupposti, recenti studi relativi al nuovo Coronavirus, responsabile della malattia respiratoria denominata COVID-19, hanno dimostrato un rischio più elevato di contrarre la malattia più acuta tra i fumatori.
“Un terzo in più dei fumatori positivi al Covid-19 presentava all’atto del ricovero una situazione clinica più grave dei non fumatori, e per loro il rischio di aver bisogno di terapia intensiva e ventilazione meccanica è più che doppio – spiega Roberta Pacifici, direttore del Centro nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
Gli studi effettuati cercano di spiegare, inoltre, come la differenza di genere e l’essere fumatore siano elementi fondamentali nell’analisi del tasso di mortalità riscontrata. Infatti gli uomini risultano essere 4,7% contro il 2,8% delle donne.
A dimostrazione di ciò l’analisi della situazione in Cina è stata esemplificativa. Nella popolazione cinese è stato possibile constatare che la prevalenza di fumatori di sesso maschile è molto elevata e supera il 50% mentre quella delle donne è inferiore al 3%.
Smettere di fumare si può
Mai come in questi giorni porre un freno al consumo di prodotto derivati dal tabacco è fondamentale per la propria salute e per quella delle persone che ci stanno a cuore.
La situazione fumatori in Italia è seria: sono 11,6 milioni, il 22% della popolazione di età superiore ai 15 anni. oltre 7 milioni sono gli uomini fumatori contro i 4,5 milioni delle donne.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un calo nei tentativi per smettere di fumare. È importante sottolineare, però, i vantaggi che si possono ottenere dallo smette di fumare. I benefici sono molti sia a breve che a lungo termine. Alcuni esempi? Migliorano gli scambi gassosi respiratori della circolazione, migliorano la tosse e i problemi respiratori.
In Italia esistono Centri Antifumo su tutto il territorio nazionale, in cui specialisti possono aiutare i fumatori in un percorso anche attraverso interventi personalizzati. Il consiglio è di sfruttare al meglio i cambiamenti delle abitudini giornaliere imposti dalla situazione attuale e abbandonare il consumo delle sigarette. Questa scelta responsabile per la salute è oggi evidente perché direttamente correlata alla emergenza che stiamo vivendo. Noi tutti, però, dobbiamo mantenerne forza ed evidenza contestualizzando l’evidenza scientifica in ogni ambito per il quale questa ci sia.
Fumo e Parodontite
Anche in Parodontologia, infatti, si sa quanto il fumo sia nemico delle gengive e come nei fumatori il rischio di sviluppare parodontite sia nettamente superiore ai non fumatori. Oltre a ciò, tutte le terapie parodontali volte ad eliminare l’infezione e a controllare il biofilm batterico così come quelle più invasive e chirurgiche a volte necessarie per correggere i gravi difetti ai quali le condizioni patologiche più severe conducono, hanno minore probabilità di pieno successo quando condotte in pazienti forti fumatori.
L’emergenza COVID 19 anche in Italia ha portato il Sistema Sanitario Nazionale sull’orlo del tracollo. L’impegno di tutti i professionisti della Sanità pubblica e privata e il grande impegno di risorse umane ed economiche contribuirà pian piano a riportarci alla normalità. Contribuiamo tutti, anche con le nostre forze, anche facendo le scelte corrette, a far diminuire il numero di pazienti positivi al Coronavirus. Stiamo a casa e se possiamo manteniamo della buone abitudini di vita: sana alimentazione, non fumiamo e laviamoci bene i denti!
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