Stadi avanzati di parodontite, così come lesioni cariose particolarmente estese, possono provocare la perdita di uno o più elementi dentali originando delle edentulie parziali o, in alcuni casi, di tutta l’arcata superiore o inferiore del cavo orale. La perdita dei denti incide negativamente sulla funzione masticatoria e, in alcuni casi, anche sull’estetica del sorriso dei nostri pazienti ripercuotendosi sulla loro qualità di vita. Oggigiorno la sostituzione di uno o vari denti mancanti è effettuata attraverso l’uso di impianti dentali.
Approfondiamo l’argomento e rispondiamo ad alcuni dubbi di interesse comune:
Cosa sono gli impianti dentali?
Gli impianti dentali sono dei dispositivi medici capaci di osteointegrarsi nelle strutture ossee mascellari dei nostri pazienti e di supportare la funzione masticatoria. Per queste ragioni, gli impianti sono considerati il ‘gold standard’ per il trattamento delle edentulie e sono difatti supportati da solidi dati scientifici che certificano tassi di sopravvivenza superiori al 90% a 10 anni dal loro inserimento. Tuttavia, pur rappresentando una terapia sicura ed efficace, gli impianti dentali non sono esenti da complicanze ed è quindi fondamentale pianificare tale trattamento riabilitativo in modo accurato ed appropriato sia in termini di preparazione ed informazione del paziente sia negli aspetti tecnici e clinici riguardanti la fase operativa.
Chirurgia computer guidata in implantologia: cos’è?
I continui progressi a livello scientifico e lo sviluppo di nuove tecnologie in campo odontoiatrico hanno portato alla produzione di software capaci di pianificare con estrema precisione il futuro posizionamento degli impianti. L’insieme delle procedure di diagnosi, di programmazione, previsualizzazione e supporto all’intervento chirurgico implantare dà luogo alla chirurgia computer guidata. Vi sono due tipi di chirurgia computer guidata:
- la chirurgia guidata dinamica: l’operatore è guidato direttamente dal software durante la fase operativa. Tale tipologia ha ancora un’applicazione limitata in odontoiatria.
- la chirurgia guidata statica: l’operatore è supportato da una guida chirurgica che riproduce la programmazione implantare eseguita tramite il software dedicato. Attualmente è il tipo di chirurgia computer guidata più studiata e diffusa nella sfera odontoiatrica.
Nello specifico la chirurgia guidata prevede tre passaggi principali:
- L’acquisizione di un esame radiografico 3D dell’osso del paziente (CBCT o Tac Dentale)
- L’acquisizione di un’impronta digitale dell’arcata mascellare soggetta al trattamento con impianti insieme al disegno digitale della forma e posizione del/dei nuovo/i dente/i del paziente. Questo passaggio permette la corretta pianificazione della posizione dell’impianto all’interno dell’osso del paziente.
- La produzione di una mascherina, la quale indossata in chirurgia, permette di riprodurre fedelmente il posizionamento dell’impianto elaborato e studiato all’interno del software.
Perché usare la chirurgia computer guidata in implantologia?
L’innovazione della chirurgia computer-assistita ha numerosi vantaggi per la terapia implantare, uno dei più rilevanti riguarda sicuramente la maggior precisione nel posizionamento degli impianti. Questa tesi è confermata da varie pubblicazioni scientifiche nelle quali si è dimostrato una maggiore riproducibilità e accuratezza dell’inserimento implantare computer guidato rispetto all’approccio tradizionale.
Inoltre il protocollo operativo obbliga il clinico ad analizzare ed elaborare molti dati, dalla valutazione 3D delle strutte anatomiche del paziente alla corretta posizione protesica dell’impianto in funzione del tipo di dente da sostituire, sino ad arrivare a valutare in maniera ideale, non solo i deficit di volume del tessuto osseo ma anche dei tessuti molli. Tale raccolta dati mette l’operatore nella condizione di studiare in profondità ogni dettaglio per poi poter pianificare ogni singolo passaggio dell’intervento chirurgico.
Per giunta, in alcune condizioni cliniche favorevoli, ossia in presenza di un’ottima quantità di osso e di gengiva, il protocollo di chirurgia computer guidata consente di realizzare la terapia implantare senza incidere i tessuti e quindi senza avere la necessità di usare dei punti di sutura, riducendo di conseguenza il discomfort per il paziente.
Considerare sin dalla pianificazione tutti gli aspetti biologici e protesici del caso diminuisce la possibilità di incorporare errori durante l’atto chirurgico. Parallelamente, facilita la riabilitazione protesica dell’impianto al dentista. Questo aspetto è rilevante in quanto l’impianto dentale ha il fine ultimo di supportare un restauro adatto alla masticazione e alla riproduzione fedele del dente sostituito.
La chirurgia meno invasiva e più precisa cambia le regole di prevenzione delle protesi implantari?
Avere a disposizione nuove tecnologie capaci di migliorare le performance chirurgiche e di diminuire la morbilità degli interventi non può farci prescindere dai principi biologici di guarigione delle ferite né tanto meno dai protocolli di prevenzione basati su un’analisi individuale del profilo di rischio di ogni singolo paziente.
Se da un lato la corretta pianificazione della posizione implantare e la maggior precisione di esecuzione sono fattori che possono migliorare il successo della terapia a lungo termine dall’altro non hanno un impatto nel controllo dei fattori di rischio dei nostri pazienti.
È quindi importante ricordare che la terapia implantare va eseguite solo in pazienti che hanno raggiunto uno stato di salute orale avendo eseguito terapia efficaci per il controllo delle patologie infiammatorie (gengivite, parodontite) e cariose.
Infine il paziente va sempre informato delle probabili problematiche biologiche o meccaniche che la protesi implantare può sviluppare a medio-lungo termine con l’obiettivo di impostare un protocollo di mantenimento individualizzato per prevenire o ridurre il più possibile l’insorgenza di complicanze.
Chirurgia computer guidata in implantologia: predicibilità e la precisione
Possiamo affermare che la chirurgia computer guidate è certamente una tecnologia in grado di aumentare la predicibilità e la precisione dei nostri interventi di chirurgia implantare ma deve essere adoperata nel rispetto delle già note regole biologiche con il fine ultimo di ottimizzare il successo a lungo termine della terapia.
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