Alzheimer e malattie epatiche si aggiungono alla lunga lista delle patologie favorite dall’infiammazione gengivale: lo dimostrano due recenti studi, secondo cui la presenza in bocca dei batteri responsabili di parodontite si associa a un aumento dei marcatori connessi al rischio di Alzheimer.
Un nuovo studio del College of Dentistry della New York University, pubblicato ad aprile su Alzheimer’s & Dementia: Diagnosis, Assessment & Disease Monitoring, ha infatti dimostrato che negli over 65 uno squilibrio nella tipologia di batteri orali, indicativo di infiammazione gengivale, si associa a un incremento di biomarcatori connessi a un maggior rischio di Alzheimer, la più importante la proteina amiloide.
Una correlazione anche con la steatosi: un’indagine dell’università di Tsukuba in Giappone, apparsa di recente sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, ha sottolineato che la presenza di batteri “cattivi” sulle gengive è legata a doppio filo con la probabilità di accumulare grasso nel fegato.
L’infiammazione gengivale però si può prevenire, con un’attenta igiene orale e regolari controlli dal dentista: lo sottolineano gli esperti della Società italiana di Parodontologia e Implantologia, in occasione della Giornata Europea delle Gengive Sane, ricordando come trascurare la salute gengivale comporti una maggior probabilità di malattie come diabete e ipertensione e sia anche associata a un aumento delle complicanze e della mortalità in caso di contagio da Covid-19.
L’importanza della prevenzione
La bocca è lo specchio della salute: quando è sana, cioè quando non sono presenti batteri dannosi un numero sempre crescente di malattie sembra poter non insorgere; ecco perché è necessario richiamare ad una maggiore attenzione alla salute della bocca. Le patologie gengivali possono infatti essere prevenute con un’adeguata igiene orale e con controlli regolari dal dentista. In caso di sintomi di infiammazione gengivale come sanguinamento, gonfiore, dolore alle gengive è fondamentale rivolgersi al proprio odontoiatra perché le malattie gengivali possono essere trattate efficacemente quando presenti nelle forme iniziali meno gravi, evitando il peggioramento e la comparsa di malattie in altri distretti dell’organismo.
La strada per restare in salute a lungo, quindi, passa dalla bocca: non a caso il motto della Giornata Mondiale delle Gengive Sane quest’anno è “Le malattie gengivali si possono prevenire” un invito a prendersi cura dell’igiene orale e quindi della salute di tutto l’organismo. Servono una corretta igiene domiciliare, visite di controllo regolari dal dentista ma anche una maggiore attenzione ai sintomi dei disturbi gengivali: il sanguinamento, l’ipersensibilità dei denti, l’alitosi indicano spesso una malattia gengivale che ha bisogno di cure: intervenire tempestivamente e in modo corretto significa non andare incontro alla parodontite e alle sue complicanze, che possono portare anche alla perdita dei denti.[
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