Uno degli aspetti fondamentali alla base del successo nella cura della parodontite è il controllo dei fattori di rischio, determinati dai nostri comportamenti o stili di vita. È noto come alcuni fattori (per esempio l’uso di sostanze alcoliche, il fumo, la vita sedentaria, il sovrappeso e il ridotto consumo di frutta e verdura) siano in grado di influenzare la vita media dell’individuo. Concentrando la nostra attenzione su alimentazione e parodontite, i quesiti che vengono spontanei sono i seguenti:
- la dieta è fattore di rischio per la parodontite?
- in che modo l’alimentazione può influenzare la risposta di un individuo?
Alimentazione e parodontite: la dieta è un fattore di rischio per la parodontite?
Vi sono studi scientifici che hanno valutato la correlazione tra le abitudini alimentari e la malattia parodontale. Uno studio recente condotto in Germania dall’Università di Friburgo ha valutato l’alimentazione e la sua influenza nei confronti della salute gengivale. In particolare, è stato testato l’effetto di una dieta povera di proteine animali e zuccheri e un corretto apporto di vitamina C e D, antiossidanti, omega3 e fibre sui soggetti con gengivite. Su questi ultimi la gengivite si è ridotta in modo significativo dopo che hanno adottato un’alimentazione corretta, fattore che influenza positivamente la regressione dell’infiammazione.
Un altro studio condotto da Alhasani, che ha seguito i pazienti per 24 anni, ha concluso come in un sottogruppo di pazienti per lo più obesi la dieta occidentale (con prevalenza dei cibi di produzione industriale, associata ad un elevato consumo di carne rossa, dolci zuccherati, cibi molto grassi) determini un peggioramento delle condizioni parodontali.
È noto che la parodontite sia una patologia infiammatoria e, in quanto tale, si associ a un aumento dei marcatori sistemici dell’infiammazione, come la PCR (Proteina C reattiva), IL-6 (Interleuchina 6) e il TNF (Tumor Necrosis Factor). Va da sé che un’alimentazione adeguata nel contesto di uno stile di vita sano contribuisca in maniera significativa al sostegno delle difese immunitarie.
In che modo l’alimentazione può influenzare la risposta di un individuo?
Volendo analizzare ulteriormente la letteratura scientifica, è difficile trarre delle conclusioni definitive su parodontite e alimentazione, ma emerge in modo rilevante il ruolo di una corretta alimentazione nel mantenere l’equilibrio omeostatico dell’organismo. Il miglioramento della nutrizione e l’integrazione di vitamine e minerali sono alla base del mantenimento della salute parodontale e del miglioramento delle condizioni del parodonto.
La Dieta Mediterranea – che si basa sulla prevalenza di alimenti di origine vegetale rispetto a quelli di tipo animale, sull’abbondanza di cereali e legumi integrali – può ridurre il rischio di ammalarsi e diminuisce la probabilità di sviluppare gravi patologie invalidanti. F.Sofi e collaboratori hanno concluso come l’adozione di questa dieta sia quindi una scelta appropriata nella lotta alla progressione di tutte le patologie croniche infiammatorie. Un altro studio molto interessante condotto da un autore italiano, F. Graziani, ha indagato l’influenza che una regolare assunzione di kiwi potesse avere sulla salute gengivale. Questo frutto ha un alto contenuto di vitamina C, che ha un’azione diretta sul collagene, costituente fondamentale della gengiva. L’autore ha concluso che i soggetti che consumavano frequentemente i kiwi (due al giorno) avevano una minor infiammazione gengivale. È comunque opportuno precisare che non sono presenti dati definitivi sul dosaggio e la reale efficacia della supplementazione con vitamine (C e D), minerali e calcio rispetto al miglioramento della salute parodontale.
I pazienti diabetici
Una categoria di persone che merita la massima attenzione sono i diabetici. Tra questi l’alimentazione gioca un ruolo determinante. Chi è affetto da diabete ha, infatti, anche un rischio maggiore di soffrire di parodontite.
È opportuno, perciò, che il paziente tenga sotto stretto controllo il diabete, seguendo le indicazioni farmacologiche previste e adotti comportamenti adeguati a livello di dieta e attività fisica. A livello odontoiatrico la raccomandazione per il paziente diabetico è quella di:
- effettuare controlli frequenti per intercettare un’eventuale parodontite, così da iniziare tempestivamente la terapia adeguata;
- avere un approccio multidisciplinare, dove l’alimentazione recita un ruolo fondamentale nel controllo di assunzione degli zuccheri.
Conclusioni
La parodontite è una malattia cronica di origine batterica che risente di diversi fattori. L’adozione di stili di vita corretti è alla base del controllo della malattia nel tempo. Un’alimentazione corretta ricca di frutta e verdura con un adeguato introito di vitamine (in particolare gruppo C e D), minerali e calorie, è alla base del mantenimento dell’equilibrio omeostatico dell’organismo e di una conseguente corretta risposta infiammatoria.
La Federazione Europea di Parodontologia nelle ultime linee guida sulle malattie parodontali, ha definito come non si possano ancora trarre conclusioni. Anche se non ci sono dati definitivi, si può però ipotizzare che l’alimentazione, l’eccesso di alcol e la carenza vitaminica siano elementi che favoriscono lo sviluppo e la progressione della malattia parodontale.
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