Le visite specialistiche e le terapie odontoiatriche di buona qualità hanno spesso costi elevati. In particolare, le prestazioni di carattere dentale, frequentemente assenti dalle offerte del Sistema Sanitario Nazionale, costringono una considerevole parte della popolazione italiana a rinunciare alle cure dentali.
Cosa induce a rimandare le cure dentali?
Secondo una stima dell’Istat del 2017 l’Italia è al terzultimo posto nella UE per le cure odontoiatriche: il 45,8% della popolazione sopra i 15 anni contro una media europea del 60,1% e solo 3 milioni di italiani si rivolgono al servizio pubblico. Agli aspetti economici, si sono sicuramente aggiunti negli ultimi anni i dubbi e i timori collegati con la pandemia da SARS.CoV-2, che ha causato lo slittamento/ perdita di prestazioni diagnostiche, controlli e terapie in tutti i campi della medicina, odontoiatria compresa.
Le malattie del cavo orale (carie e parodontiti in particolare) sono tra le più diffuse nella popolazione, tanto che l’OMS ha stimato che tra il 60 e il 90% dei soggetti in età scolare e la maggioranza degli adulti dei paesi industrializzati siano affetti da carie dentaria.
È diffusissima e non trattata anche la carie della prima infanzia, quella che colpisce i denti da latte nei bambini. Le parodontiti gravi (cioè le malattie della gengiva e del legamento dei denti) affliggono circa il 10% della popolazione mondiale e il 50% presenta una forma moderata. Di conseguenza:
- la portata economica delle malattie del cavo orale è enorme;
- nessun sistema sanitario è mai riuscito a sopportare il peso economico dei trattamenti odontoiatrici necessari ai propri cittadini.
Quali sono le conseguenze delle mancate cure odontoiatriche?
Conseguenza diretta della mancanza di cure odontoiatriche sono dolore, discomfort, perdita delle funzioni masticatorie ed estetiche e una ridotta qualità della vita. Poiché il peggioramento delle condizioni del cavo orale richiede cure sempre più complesse e costose, le diseguaglianze tra le diverse condizioni economiche e sociali si amplificano nel corso della vita. Questo costringe soprattutto le persone a reddito più basso a rinunce e a fare compromessi sulla propria salute.
Come rendere le cure odontoiatriche più sostenibili economicamente?
Cosa fare allora per poter avere un maggiore accesso alle cure? C’è una sola risposta economicamente vantaggiosa ed eticamente sostenibile: la prevenzione. Infatti, la maggior parte delle patologie del cavo orale, fortunatamente, può essere prevenuta.
La prevenzione, pur non essendo completamente esente da costi, è molto più vantaggiosa delle terapie. Carie e parodontiti sono un ottimo esempio di malattie del cavo orale prevenibili, infatti, è stato recentemente pubblicato uno studio australiano nel quale la sola informazione telefonica dei genitori è stata in grado di dimezzare l’incidenza della carie nei bambini da 6 mesi a 6 anni, con vantaggi di natura economica ma anche della qualità di vita dei bambini.
A conferma di quanto l’informazione sia importante, uno studio condotto in Italia su genitori di bambini sotto i 6 anni, mostrava che circa la metà dei bimbi (47,2%) risultavano allattati con il biberon prima di addormentarsi e in particolare i genitori del 10,1% di loro riferivano di aggiungere al latte sostanze zuccherine. Il 17,8% ha abitualmente fatto uso del ciuccio con l’aggiunta di zucchero o miele. I risultati di questo studio possono da soli spiegare il perché di un’alta diffusione della carie nei bambini e nei giovani in Italia.
Come incide l’informazione odontoiatrica sulla salute orale?
La prevenzione non è però riservata solo ai bambini. Anche le parodontiti, che generalmente colpiscono l’età adulta, sono malattie prevenibili adottando un corretto stile di vita e delle adeguate abitudini di igiene orale. Odontoiatri e igienisti dentali possono aiutare a scoprire le migliori strategie di prevenzione e a metterle in pratica e dovrebbero essere consultati prima che si presenti il dolore o un altro sintomo per intercettare le malattie di denti e gengive al loro esordio.
Visite, controlli, igiene orale professionale periodica, applicazione di fluoro o altre sostanze protettive sui denti sono solo alcuni esempi di minimi interventi a basso costo rispetto alle terapie di malattie orali più avanzate o alla sostituzione di elementi dentari persi. La cura delle parodontiti di stadio più avanzato richiede infatti il consulto di uno specialista e spesso terapie complesse. A volte si rende necessario anche sostituire i denti andati persi, poiché una masticazione ridotta o dolorosa induce al consumo di cibi sempre più morbidi, spesso a base di carboidrati (nutrienti solo dal punto di vista energetico) aumentando coì il rischio di sovrappeso e diabete, carenze di proteine e vitamine.
Quali abitudini favoriscono la salute orale?
La prevenzione passa anche dai comportamenti e dalle abitudini. Fin dall’infanzia è necessario:
- adottare una corretta alimentazione (che non preveda gli zuccheri prima di dormire e ne limiti l’assunzione in generale);
- praticare sport, controllando il peso;
- limitare l’assunzione di alcool;
- recarsi periodicamente alle visite di controllo e ai programmi professionali di prevenzione.
Tutto questo per mantenere il più a lungo possibile quel patrimonio di funzioni, di sorrisi e di salute che è rappresentato della nostra bocca sana.
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