L’edentulie, conosciuto anche edentulismo, è la situazione clinica in cui è evidente la mancanza di denti. Può essere parziale, quando riguarda uno o più denti di un’arcata mascellare o mandibolare, o completa quando riguarda tutti i denti dell’arcata.
In Italia, i dati ISTAT riportano che:
- nei soggetti fino ai 44 anni la percentuale di edentulie è estremamente bassa e si aggira intorno allo 0,2%;
- tra le persone di 45-54 subisce un lieve aumento al 2,2%;
- tra i 65-74enni raggiunge il 25,1%;
- mentre tra gli over 75 si aggira intorno al 50,4%.
Questo significa che quasi un italiano su tre dopo i sessant’anni ha già perso almeno dieci denti.
Quali tipi di edentulie esistono?
Esistono diversi tipi di edentulismo da cui derivano differenti complicanze. Le problematiche associate all’edentulia di un singolo elemento dentario o monoedentulia presentano aspetti diversi a seconda della sua localizzazione. Nelle zone anteriori l’edentulia può determinare complicanze di tipo prevalentemente estetico. Diversamente, in quelle posteriori, si possono verificare la riduzione della capacità funzionale e l’allungamento dei denti dell’arcata antagonista o l’inclinazione dei denti adiacenti.
L’edentulia parziale di più denti o multipla si distingue in edentulie distali (assenza dell’ultimo dente sito posteriormente) ed edentulie intercalate (comprese tra due denti, uno anteriore e uno posteriore). Queste ultime a loro volta possono essere presenti solo da un lato (monolaterali) o da entrambi i lati (bilaterali). Le problematiche associate a queste situazioni cliniche sono le stesse di quelle riportate per le edentulie singole, anche se più rilevanti.
Più complessa è, invece, la situazione clinica relativa alle edentulie complete, dove la perdita degli elementi dentari si accompagna in genere a profonde alterazioni dell’intero apparato masticatorio (stomatognatico).
Cosa succede dopo la perdita di un dente?
In caso di uno o più denti edentuli, si verifica il riassorbimento dell’osso che li sostiene (osso alveolare). Successivamente cambiano le caratteristiche della gengiva che mostra in genere una riduzione in spessore. Nelle fasi più avanzate delle edentulie complete, questi tessuti (osso, gengive) vanno incontro a veri e propri processi di atrofia con riduzione dello spessore e dell’elasticità. Infine, queste modificazioni diventano tali da coinvolgere i tessuti periorali e cambiare il viso del paziente. L’età maggiormente coinvolta dall’edentulia totale è quella oltre i 65 anni quando il tono cutaneo appare già ridotto e sono più visibili i segni dell’invecchiamento.
Le guance e le labbra, non più sostenute dai denti e dall’osso alveolare, si afflosciano, il profilo del terzo inferiore del viso assume un aspetto concavo. Appaiono più evidenti e profonde le rughe di espressione a livello del labbro superiore (naso-labiali) e tra labbro e mento (labio-mentali).
L’assenza di denti, inoltre, può alterare l’assetto dell’equilibrio corporeo in cui il collo, la testa, e in particolare la mandibola, giocano un ruolo fondamentale. Sono visibili dei cambiamenti che interessano la muscolatura masticatoria, la postura mandibolare e la fonesi.
Non si tratta pertanto soltanto di un problema estetico o funzionale. La limitazione delle relazioni sociali, a causa del disagio di mostrarsi senza denti, può alterare l’equilibrio psicologico di questi pazienti. Non ultime le difficoltà digestive causate da un’imperfetta triturazione del cibo. Per andar a ristabilire la serenità, quando possibile, si può ricorrere agli impianti dentali.
Edentulie: da quali patologie sono provocate?
Solitamente, i denti vengono persi o estratti a causa della parodontite, della carie o per traumi importanti. Tuttavia, nel caso in cui la perdita comprenda un numero considerevole di denti, viene associata principalmente alla malattia parodontale e/o alla persistente incuria delle manovre di igiene orale domiciliare. La parodontite colpisce un italiano su quattro nelle forme moderate e un italiano su dieci nelle forme più gravi e invalidanti. Per questo, un’attenta prevenzione primaria e secondaria è necessaria per evitare condizioni di edentulia precoce, spesso invalidante ed economicamente gravosa qualora si voglia procedere con una riabilitazione adeguata della masticazione.
Come si può riabilitare il sorriso?
Nei casi di edentulia parziale è possibile riabilitare i denti perduti ricorrendo alle soluzioni implantari (come gli impianti osteointegrati nell’osso che sostituiscono le radici perse) oppure alle protesi fisse. Così facendo si riduce la dimensione dei denti vicini alla zona edentula e si restaura la zona.
La soluzione riabilitativa fissa deve prevedere il posizionamento nell’osso residuo della mascella e/o della mandibola di un numero variabile di impianti ai quali vengono successivamente avvitati o cementati i nuovi denti. Se l’osso residuo non è sufficiente può comunque essere programmata una riabilitazione implanto-protesica attraverso impianti corti, laddove possibile, o previa rigenerazione verticale e/o orizzontale dell’osso necessario.
Possono essere utilizzate delle protesi removibili?
È possibile riabilitare il sorriso con l’ausilio di protesi rimovibili. La protesi mobile o cosiddetta “dentiera” si adatta alla mucosa della arcata edentula e rimane appoggiata aderendo attraverso un meccanismo similventosa coadiuvato eventualmente dall’utilizzo di paste adesive.
Tuttavia, questa soluzione dovrebbe essere presa in considerazione solamente nei casi in cui sia necessario limitare i costi economici della riabilitazione.
È possibile restare senza denti e masticare bene?
È molto difficile riuscire ad avere una sana e adeguata alimentazione quando viene meno la corretta funzione masticatoria. Solo poche persone pertanto riescono a masticare e digerire correttamente senza utilizzare protesi mobili o fisse che vicariano i denti andati perduti.
Questa condizione si verifica nei soggetti appartenenti alle fasce di età più avanzate, che hanno sofferto di parodontite e che non hanno provveduto per tempo alla realizzazione di protesi sostitutive. Non è comunque così infrequente trovare soggetti più giovani che gravano in condizioni di edentulia. In questi casi risulta sempre tangibile il disagio sociale e psicologico vissuto.
L’edentulia è una condizione di grave menomazione masticatoria. Ai giorni nostri, dovrebbe essere attentamente evitata attraverso una corretta prevenzione primaria e secondaria e un’adeguata terapia delle più gravi patologie del cavo orale come carie e parodontite.
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