Può succedere che compaiano delle macchie bianche sui denti, dove lo smalto sembra essere più gessoso e meno lucido. Queste piccole macchie possono anche caratterizzare un sorriso, ma bisogna accertarsi che non siano un problema per la salute dei denti.
Quali sono le cause delle macchie bianche sui denti?
Le cause di queste macchie biancastre sui denti possono essere molteplici, alcune non devono preoccupare troppo, mentre altre meritano più attenzione. Vediamole nel dettaglio:
- Demineralizzazioni dello smalto: l’ipomineralizzazione dello smalto può avvenire principalmente per motivi genetici o per carenze di minerali o vitamine durante la sua formazione.
- Decalcificazioni dello smalto: in questo caso la perdita di minerale avviene dopo la formazione dello smalto a causa di sostanze acide; se non si modificano i comportamenti dannosi che portano alla loro formazione, sono destinate a ingrandirsi e peggiorare. Inoltre, questo tipo di smalto è più soggetto alle carie.
- Eventi traumatici: alle volte un trauma su un dente da latte può ripercuotersi sul dente definitivo che sta sotto di lui. Questa evenienza può comportare la formazione di macchie bianche, ma anche vere e proprie anomalie di forma del dente permanente.
- Eccessi di fluoro: durante la formazione dei denti (chiamata odontogenesi) l’eccessiva assunzione di fluoro può determinare una patologia chiamata fluorosi dentale, che si manifesta con delle macchie bianche sui denti. Nelle forme più gravi le macchie possono essere anche di colore marrone ed essere più soggette al rischio carie, oltre che costituire un inestetismo.
- Assunzione di antibiotici: sempre durante l’odontogenesi, la somministrazione di alcuni antibiotici per tempi prolungati può portare ad alterazioni dello smalto, che si presentano come macchie biancastre dall’aspetto gessoso.
- Carie in fase iniziale: la carie è una demineralizzazione delle strutture dure dei denti e, nelle prime fasi della sua formazione, può presentarsi come una macchia bianca. È quindi fondamentale una visita tempestiva con un professionista, che potrà fare la diagnosi corretta.
Macchie bianche sui denti: come possono essere trattate?
Il trattamento è ovviamente differenziato in funzione della causa che ha portato alla formazione della macchia. Nelle forme più lievi e in assenza di carie si possono usare delle paste rimineralizzanti domiciliari. Il secondo step è l’utilizzo di trattamenti professionali rimineralizzanti basati sulla microinfiltrazione con resine dedicate che penetrano all’interno del tessuto demineralizzato.
Nei casi più gravi, dove la macchia bianca si estende molto in profondità o dove ci sia un inizio di patologia cariosa, sarà purtroppo necessario eseguire un’otturazione andando a rimuovere il tessuto demineralizzato
MIH – Molar Incisor Hypomineralization
Questa condizione merita un capitolo a parte. È caratterizzata da un difetto qualitativo dello smalto a carico dei primi molari e degli incisivi permanenti e può presentarsi in varie forme:
- lieve: macchie di colore biancastro;
- moderata: macchie brunastre con perdita di sostanza dentale;
- severa: evidente perdita di sostanza con esposizione della dentina e possibili fratture degli elementi.
Quali condizioni possono influire sulla formazione di macchie bianche sui denti in età infantile?
I primi molari e gli incisivi permanenti erompono intorno al sesto anno di età, ma siccome la loro formazione inizia durante la gestazione e continua fino ai circa ai 4 anni, il momento causale della formazione delle macchie bianche sui denti può verificarsi nella fase prenatale, peri-natale (il periodo che precede e segue immediatamente la nascita) o post-natale.
Le cause nella fase prenatale:
- la salute della mamma (es. diabete);
- l’assunzione di alcuni farmaci durante la gravidanza (es. spasmolitici);
- nausea e vomito
Cause nella fase peri-natale:
- problematiche durante il travaglio o il parto;
- la nascita prematura;
- un’ipocalcemia e carenza di vitamina D alla nascita.
Le cause nella fase post-natale:
- otiti;
- insufficienze renali;
- assunzione di farmaci (es. alcuni antibiotici);
- carenze di vitamina D;
Purtroppo, in questi casi le alterazioni allo smalto sono permanenti e i bambini affetti da questa condizione devono essere seguiti da pedodontisti e, se necessario, essere sottoposti a trattamenti preventivi e conservativi per evitare il peggioramento della situazione.
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