Gli impianti zigomatici sono una recente innovazione in ambito odontoiatrico che permette di trattare pazienti che presentano un severo riassorbimento delle ossa mascellari superiori e, dunque, necessitano di una riabilitazione fissa totale dell’arcata. In questi pazienti, infatti, le ossa mascellari non dispongono di una quantità di osso sufficiente all’inserimento e alla stabilizzazione di impianti “tradizionali”. Questa tipologia di impianto permette di inserire protesi fisse senza aggiunte di osso mascellare.
Come funziona l’implantologia zigomatica?
I soggetti sprovvisti della quantità di osso sufficiente per innesti ai fini protesici, ma che aspirano ad avere una protesi totale fissa su impianti, hanno due alternative terapeutiche:
- procedere con delle ricostruzioni ossee estese e complesse per poi, una volta guarite, inserire gli impianti nell’osso rigenerato. Tale approccio è consigliato a pazienti giovani e in buona salute e implica un tempo di attesa particolarmente lungo prima di procedere oltre, poiché è necessario attendere la completa guarigione e la piena maturazione del tessuto osseo. Questa procedura può richiedere dai 9 ai 12 mesi.
- La seconda opzione, invece, prevede l’utilizzo di sedi extra-orali per ancorare gli impianti. In questo caso si ricorre all’ausilio degli impianti zigomatici che, come suggerisce il nome, trovano il loro ancoraggio a livello delle ossa zigomatiche (appena sotto l’occhio). L’osso zigomatico, infatti, è un osso denso e permette agli impianti di avere una buona stabilità: il paziente, quindi, potrà procedere alla riabilitazione subito dopo l’inserimento degli impianti dentali zigomatici.
L’implantologia zigomatica è una procedura complessa che richiede l’intervento di chirurghi esperti. Tuttavia, la stabilità raggiunta grazie all’innesto di un impianto zigomatico permette, nella maggior parte dei casi, l’esecuzione di quello che viene chiamato “carico immediato”: in circa 48 ore viene consegnata al paziente la protesi fissata sugli impianti, riducendo drasticamente i tempi di attesa e ripresa.
Impianti zigomatici: controindicazioni
In merito alle controindicazioni troviamo le medesime di qualunque forma di implantologia tradizionale. Senza dubbio la procedura di inserimento degli impianti dentali zigomatici è più invasiva rispetto agli impianti tradizionali e il decorso post-operatorio è spesso più gravoso. Inoltre, a seconda della tecnica utilizzata, è piuttosto alto il rischio di sviluppare forme di sinusite acuta, ma tale disturbo può essere trattato dallo specialista. Nel caso in cui l’infezione risulti particolarmente persistente l’impianto deve essere necessariamente rimosso.
L’inserimento di un impianto zigomatico deve essere riservato a casi limite, in cui l’approccio tradizionale è impraticabile o potrebbe non garantire un risultato sicuro e duraturo.
Quanto dura un impianto zigomatico?
Non abbiamo dati scientifici relativi alla durata nel tempo delle riabilitazioni supportate da impianti zigomatici; sappiamo che non si tratta di una procedura priva di complicanze. Si pensa che questo tipo di implanto protesi possa essere destinato a durare tutta la vita nelle persone più anziane, mentre nei soggetti più giovani è indispensabile considerarne la naturale usura nel tempo. Per conservare un impianto dentale zigomatico più a lungo occorre condurre uno stile di vita sano e non trascurare le pratiche di igiene orale quotidiana, evitare l’abitudine del fumo di sigaretta e mantenere regolari viste di controllo dal dentista e dall’igienista dentale.
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