Il successo delle riabilitazioni implanto-protesiche è strettamente legato a una corretta pianificazione pre-chirurgica. Un elemento cruciale di questa fase sono le radiografie ai denti: strumenti indispensabili per ottenere una diagnosi accurata e definire la strategia di intervento più adeguata.
Prima di procedere con l’inserimento di un impianto dentale, il dentista valuta attentamente la situazione clinica e anatomo-funzionale del paziente, avvalendosi di radiografie ai denti.
Tra queste, le più comuni sono la radiografia endorale, l’ortopantomografia dentale e la CBCT (Cone-Beam Computed Tomography).
Ogni tipologia di esame radiografico presenta caratteristiche e indicazioni specifiche, oltre a differenti livelli di esposizione alle radiazioni.
Tipologie di radiografie ai denti
Radiografia Endorale
La radiografia endorale è un esame a bassa esposizione, utilizzato per ottenere immagini dettagliate di un’area limitata (2-3 denti). È particolarmente indicata in situazioni dove si prevede l’inserimento di uno o pochi impianti in zone con abbondante quantità di osso residuo.
Utilizzi principali:
- prima dell’intervento, per valutare la situazione locale;
- dopo l’inserimento degli impianti, per confermare il corretto posizionamento;
- durante i controlli periodici, per monitorare lo stato di salute degli impianti e dell’osso circostante.
Dose di radiazioni: la radiografia endorale espone il paziente a una quantità molto bassa di radiazioni, pari a circa 5-10 µSv (microsievert), equivalente a 1-2 ore di esposizione solare.

esempio di radiografia endorale
Ortopantomografia Dentale
L’ortopantomografia dentale, conosciuta anche come panoramica, è un esame diagnostico di routine che fornisce una visione d’insieme del cavo orale, incluse entrambe le arcate dentarie e i seni mascellari.
Vantaggi principali:
- esecuzione rapida e semplice;
- minima esposizione alle radiazioni rispetto ad altre indagini radiologiche.
Limiti: essendo una radiografia bidimensionale, l’ortopantomografia dentale non consente di ottenere misurazioni precise dell’osso residuo, ma offre comunque informazioni utili per una valutazione generale.
Dose di radiazioni: l’esposizione media è di circa 20-30 µSv, equivalente a 4-6 ore di esposizione solare.
CBCT (Cone-Beam Computed Tomography)
La CBCT, “evoluzione” della TAC dentale, rappresenta la tecnologia più avanzata per le radiografie ai denti. Questo esame tridimensionale consente un’analisi dettagliata delle strutture anatomiche, rendendolo indispensabile per i casi implantari più complessi.
Vantaggi principali:
- visualizzazione tridimensionale senza distorsioni;
- diagnosi precisa delle strutture anatomiche da rispettare (come seno mascellare e nervo alveolare inferiore);
- possibilità di pianificare interventi chirurgici in aree critiche con un alto livello di sicurezza.
Utilizzo:
- pianificazione di impianti in situazioni complesse;
- analisi di strutture anatomiche delicate per evitare danni durante l’intervento.
Dose di radiazioni: la CBCT espone il paziente a circa 50-200 µSv, a seconda dell’area esaminata e della macchina utilizzata. Questa dose equivale a un’esposizione solare compresa tra 10 e 40 ore.
Sebbene la quantità di radiazioni sia maggiore rispetto agli altri esami, il suo utilizzo è giustificato dalla precisione diagnostica ottenuta.
Radiografie ai denti e sicurezza del paziente
L’esposizione alle radiazioni è un aspetto che preoccupa molti pazienti, ma è importante sottolineare che gli esami radiologici moderni, inclusi quelli utilizzati in odontoiatria, sono progettati per minimizzare i rischi.
Le dosi di radiazioni sono ampiamente controllate e paragonabili a una normale esposizione ambientale.
Per esempio:
- una radiografia endorale equivale a un breve periodo trascorso all’aperto in una giornata soleggiata;
- una panoramica dentale corrisponde a una mezza giornata di esposizione solare;
- una CBCT equivale a pochi giorni sotto il sole.
Grazie a tecnologie avanzate e alla formazione continua dei professionisti, le radiografie ai denti rappresentano un esame sicuro ed efficace, fondamentale per garantire il successo delle terapie implanto-protesiche.
Conclusioni
Le radiografie ai denti, dalla radiografia endorale all’ortopantomografia dentale fino alla CBCT, costituiscono strumenti diagnostici indispensabili per pianificare una riabilitazione implanto-protesica sicura ed efficace.
La scelta dell’esame radiologico dipende dalla complessità del caso e dall’esigenza di ottenere immagini bidimensionali o tridimensionali.
Sebbene la CBCT comporti una dose di radiazioni più elevata rispetto agli altri esami, la sua capacità di fornire una visione tridimensionale dettagliata la rende fondamentale per affrontare situazioni cliniche complesse, garantendo un approccio terapeutico preciso e privo di rischi inutili.
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