Una visita di controllo annuale e terapie dentali tempestive e di qualità potrebbero far risparmiare all’Italia/agli italiani oltre 9 miliardi di euro all’anno. A metterlo in luce sono gli esperti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) durante il 23° Congresso Nazionale SIdP di Rimini, dedicato alla qualità delle terapie in Parodontologia e Implantologia.
L’arma vincente contro carie e parodontite è la prevenzione
Stando a un recente rapporto dell’European Federation of Periodontology, in tutto il mondo vengono spesi ogni anno 544 miliardi di dollari in cure per risolvere carie o parodontiti che si sarebbero potute facilmente prevenire.
Il documento dell’European Federation of Periodontology ha stimato i costi a lungo termine direttamente associati alla terapia di carie e malattia parodontale in persone dai 6 ai 65 anni in Brasile, Francia, Italia, Germania, Indonesia e Gran Bretagna. Il più alto costo per le singole persone è stimato in Gran Bretagna, con 22 mila euro a cittadino e il più basso in Indonesia, con 6.000 euro. Nel nostro Paese tali costi superano i 18.000 euro a persona.
“La prevenzione è l’arma vincente che abbiamo per ridurre i problemi di salute orale, che oggi riguardano una persona su due nel mondo, un’incidenza molto più alta di tutte le altre comuni malattie non trasmissibili – osserva Francesco Cairo, presidente SIdP e professore di Parodontologia all’Università di Firenze. – Due miliardi di persone soffrono di carie, un miliardo di parodontite grave: il documento dell’European Federation of Periodontology, sottolineando che la spesa per le cure odontoiatriche rappresenta circa il 5% di tutti i costi sanitari a livello mondiale, ha perciò invitato a investire di più in prevenzione perché gran parte di queste spese potrebbero essere evitate. Potrebbero essere risparmiati ben 544 miliardi di dollari, per due terzi connessi alle cure e per un terzo dovuti ai costi indiretti delle patologie odontoiatriche, ma soprattutto la perdita di denti provocata da carie e parodontite è del tutto evitabile per la maggior parte delle persone”.
Il 64% degli italiani teme il dentista
Purtroppo, gli italiani hanno ancora paura del dentista e il 64% lo teme: tra le paure più grandi, il disagio per la postura e i rumori degli strumenti caratteristici dello studio odontoiatrico. Proprio per questo, solo il 28% si controlla regolarmente, mentre il 40% va dal dentista solo quando ha sintomi evidenti.
Il sondaggio, condotto da Curasept ed Edra, ha evidenziato che tanti (49%) hanno più paura di sedersi sulla poltrona del dentista che di bisturi e siringhe (29%): la maggioranza teme il dolore, ma contribuiscono al disagio anche la postura scomoda, che costringe a stare a bocca aperta e immobili, i rumori caratteristici degli strumenti come il trapano o l’aspiratore, la condizione di passività e l’impossibilità di parlare per comunicare il fastidio.
“La conseguenza è che le terapie necessarie diventano più impegnative, sia in termini di spesa sia soprattutto a livello clinico – riprende Cairo –. L’indagine d’altro canto ha sottolineato che accanto alla paura c’è anche una diffusa fiducia nei professionisti: il 30% degli italiani ne apprezza la preparazione e il calore umano, che aiutano ad affrontare con maggior serenità la seduta. È perciò fondamentale diffondere sempre di più la cultura della prevenzione e l’importanza di cure di qualità, per far sì che sempre più persone possano mantenere il loro sorriso senza dover spendere una fortuna”.
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