La cura della parodontite è suddivisa in due fasi: la terapia attiva e la terapia di supporto (o terapia di mantenimento). La prima, ovvero la terapia attiva (non-chirurgica o eventualmente anche chirurgica) ha l’obiettivo di arrestare la parodontite e controllare tutti i fattori di rischio per la sua progressione. La seconda, ovvero la terapia di supporto, ha l’obiettivo di mantenere nel tempo la salute parodontale ristabilita dalla prima fase.
Parodontite: terapia non-chirurgica (o terapia causale)
La cura della parodontite con terapia non chirurgica consiste nel trattamento della patologia senza ricorrere all’incisione dei tessuti gengivali.
Cosa prevede?
- la rimozione della placca e del tartaro che aderisce sui denti (sia nella parte dentale che emerge dalla gengiva sia all’interno del solco gengivali nelle”cosiddette” tasche parodontali);
- la riduzione dell’infiammazione gengivale (sanguinamento);
- il controllo delle aree più soggette a ricolonizzazione batterica (es. tasche, protesi imprecise, etc);
- il controllo dei fattori di rischio (es. fumo, diabete);
- istruzioni di igiene orale domiciliare personalizzate (in funzione delle necessità cliniche);
- cura di altre infezioni del cavo orale, se presenti (es. carie, granulomi);
- correzioni dei fattori irritanti locali (es. otturazioni imprecise o mal eseguite che possano facilitare l’accumulo di placca batterica)
Una volta conclusa questa fase, è necessario un tempo di guarigione che può andare dai 3 mesi a 1 anno.
Parodontite: cura con terapia chirurgica
La terapia parodontale non-chirurgica è generalmente seguita dopo alcune settimane (circa 8-12 al fine di dare tempo ai tessuti di guarire) da una visita di rivalutazione, in cui il parodontologo verifica i risultati conseguiti, confrontando le condizioni di salute del paziente e della sua bocca con quelle iniziali, mediante il sondaggio parodontale e l’esame radiografico, che permettono una valutazione oggettiva del trattamento eseguito. Quando l’infiammazione è stata risolta ma permangono gli esiti della malattia (le tasche parodontali) può rendersi necessaria la terapia chirurgica parodontale.
La terapia chirurgica della parodontite ha due obiettivi:
- Rimuovere più efficacemente i batteri dalle radici dei denti;
- Eliminare la tasca attraverso il rimodellamento dei tessuti che circondano e supportano i denti (osso, gengiva e legamento): rimuovendo quelli malati o rigenerando/ricostruendo quelli perduti.
Come curare la parodontite con la terapia chirurgica e a cosa si va incontro?
Esistono vari tipi di procedure chirurgiche. La terapia chirurgica parodontale è sempre eseguita in semplice anestesia locale e, generalmente, consente di trattare da 1 a 6 denti. Il dentista inizia con un’incisione della gengiva al fine di visualizzare la radice del dente e l’osso sottostante, e con la pulizia e la disinfezione della radice del dente. Seguono delle procedure specifiche per ogni tipo di intervento. Si conclude con dei punti di sutura, rimossi in seguito dal dentista dopo un periodo che va dai 7 ai 14 giorni. In questi primi giorni, comparirà un leggero gonfiore in corrispondenza della zona operata, insieme a un leggere senso di fastidio. Questi sintomi post operatosi sono del tutto normali e possono essere tenuti sotto controllo con comuni farmaci antidolorifici.
Il dentista illustrerà al paziente indicazioni da seguire scrupolosamente:
- non masticare nella zona operata;
- seguire una dieta morbida;
- evitare di spazzolare i denti vicino alla ferita;
- effettuare una costante e attenta pulizia della ferita utilizzando un collutorio o spray specifici.
Al fine di garantire la miglior guarigione dalla parodontite, sarà inoltre importante effettuare dei controlli anche dopo la rimozione dei punti di sutura.
La necessità di terapia chirurgica parodontale può essere individuata solo dopo una completa visita da parte del dentista, accompagnata, tra le altre cose, da un sondaggio parodontale e da uno specifico esame radiografico.
Consigli pratici
Tanto più la diagnosi della parodontite è precoce tanto meno è necessario intervenire chirurgicamente. Una diagnosi precoce permette di eseguire la cura della parodontite in maniera semplice, efficace e duratura. È quindi importantissimo affidarsi a un parodontologo per individuare diagnosi, il miglior tipo di terapia e la durata del controlli periodici.