Cos’è il morbo di Alzheimer?
Il morbo di Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che provoca problemi di memoria e di comportamento con un progressivo declino delle funzioni cognitive. La malattia si manifesta lentamente. Essa rappresenta la forma più comune di demenza costituendo una delle più diffuse forme di problematiche di salute pubblica. A causa del complesso trattamento di cui necessita, ogni strategia di prevenzione e cura risulta essere un forte alleato. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha calcolato che l’Alzheimer colpisce tra i 21 e i 25 milioni di persone al mondo.
Parodontite e Morbo di Alzheimer e parodontite: quale relazione?
Il processo che favorisce lo sviluppo del morbo, su base infiammatoria cronica, è complesso e multifattoriale. Lo stesso processo avviene per la parodontite con cui alcune ricerche suggeriscono una relazione. L’ammalarsi e la perdita di alcuni denti è stato riconosciuto tra i numerosi fattori di rischio. La principale causa della loro perdita è rappresentata proprio dalla parodontite. Alcuni studi, inoltre, affermano il manifestarsi di una maggiore severità ed un più rapido declino delle capacità cognitive quando coesistano anche problemi dentali e parodontali.
Il Dottor Marco Annunziata della SIdP
Gli studi effettuati hanno portato avanti l’ipotesi che nei pazienti parodontopatici. Tale correlazione può essere spiegata poiché, all’interno del circolo sanguigno vengono liberati dei mediatori pro-infiammatori capaci di superare la barriera emato-encefalica. In questo modo, i mediatori stimolano le cellule nervose a produrre radicali liberi e ulteriori citochine pro-infiammatorie. In questo modo esse determinerebbero un progressivo danneggiamento delle strutture nervose. Un altro meccanismo ipotizzato riguarda la diffusione in circolo di specie batteriche parodontopatogene, quali le spirochete. La presenza di questi batteri è stata trovata nel tessuto cerebrale di pazienti affetti da morbo di Alzheimer.
La progressiva perdita delle funzioni motorie nei pazienti colpiti dal morbo, porterebbe inoltre a una forte compromissione delle pratiche di igiene orale. Altri studi hanno analizzato diversi fattori di rischio, come diabete, alcol, fumo, fattori socio-demografici, reputandoli comuni al morbo di Alzheimer e alla parodontite. Anche altre patologie sistemiche, associate ad un peggioramento dello stato cognitivo dei pazienti nel lungo periodo, quali lo stesso diabete e le malattie cardio-vascolari, possono essere a loro volta aggravate dall’infiammazione dei tessuti all’interno della bocca e perciò da una parodontite non controllata.
Quali effetti benefici possono avere la prevenzione e la terapia della parodontite nei pazienti con morbo di Alzheimer?
Sebbene non esistano ancora studi clinici che lo dimostrino direttamente, è ipotizzabile che un’adeguata terapia parodontale nei pazienti affetti da morbo di Alzheimer possa avere effetti positivi anche in termini di controllo della progressione della patologia neurodegenerativa. In ogni caso, come per altre correlazioni tra parodontite e patologie sistemiche, le evidenze scientifiche disponibili suggeriscono che la prevenzione delle patologie parodontali attuata precocemente nel corso della vita di questi pazienti, quando cioè la malattia neurologica non si sia ancora manifestata, può contribuire alla riduzione della progressione dei danni neurocognitivi causati dal morbo di Alzheimer.
Questi aspetti evidenziano l’importanza di attuare, soprattutto in questi pazienti, un regolare controllo ed una costante cura della salute orale.