La parodontite è una malattia infiammatoria cronica indotta dall’azione comune di molteplici specie batteriche (Biofilm Orale) che determina una vera e propria distruzione dei tessuti di supporto del dente (legamento parodontale e osso alveolare proprio). Se la malattia parodontale non viene curata con la terpia parodontale rigenerativa, la reazione infiammatoria innescata dai batteri può portare – negli stadi avanzati – alla perdita di vari denti. Questo porta a un’alterazione della funzione masticatoria e, di conseguenza, un peggioramento della qualità di vita sia in termini estetici che funzionali. L’alta prevalenza di questa patologia e il suo impatto negativo sulla qualità di vita sottolineano la necessità e l’importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento appropriato per raggiungere il controllo dell’infezione e quindi ridurre la probabilità di perdita dei propri denti.
Cerchiamo di rispondere di seguito ad alcune domande:
- Qual è il percorso terapeutico che deve seguire il paziente affetto da parodontite?
- Quando possiamo eseguire la terapia parodontale rigenerativa?
- In cosa consiste la terapia parodontale rigenerativa?
Qual è il percorso terapeutico che deve seguire il paziente affetto da parodontite?
L’obiettivo principale della terapia del paziente con parodontite è il controllo dell’infezione. La terapia di base è caratterizzata da una fase iniziale di controllo della placca batterica sopragengivale che deve sempre essere accompagnata da istruzioni di igiene orale domiciliare individualizzate. Proprio la fase di istruzione alle manovre igieniche è considerata imprescindibile e necessaria per avere successo nelle fasi successive della terapia. Questa prima fase di terapia cosiddetta non chirurgica viene organizzata in vari appuntamenti per poter dedicare il giusto tempo tanto all’educazione del paziente come all’attenta strumentazione sopragengivale e sottogengivale dei siti patologici. Il controllo dei risultati della terapia di disinfezione viene eseguito a circa 8-12 settimane dalla prima seduta e ha l’obiettivo di rivalutare tutti i parametri clinici analizzati nella fase di diagnosi per valutare il risultato della terapia e certificare un riscontro oggettivo del controllo dell’infiammazione, ovvero la assenza tasche e di sanguinamento al sondaggio. Nei casi di parodontite di stadio I e II la terapia non chirurgica permette di ottenere il controllo dell’infezione in maniera predicibile. Viceversa, i pazienti affetti da stadi III e IV avranno più possibilità di presentare tasche residue nell’appuntamento di rivalutazione e saranno quindi soggetti candidati a ricevere terapie chirurgiche sito specifiche per ottimizzare l’effetto del trattamento e raggiungere quindi il controllo della patologia.
In cosa consiste la terapia parodontale rigenerativa?
La terapia parodontale rigenerativa è una tecnica chirurgica che ha l’obiettivo di ricreare un nuovo tessuto parodontale a livello degli elementi dentali che hanno subito una perdita avanzata dei tessuti di supporto del dente (riassorbimento dell’osso associato a tasche parodontali profonde, difetti intraossei e presenza di biforcazioni).
Generalmente, questo tipo di terapia è molto poco invasiva e viene eseguita con un approccio microchirurgico. La sua predicibilità, seppur legata all’esperienza dell’operatore, è supportata da numerosi studi scientifici con follow-up oltre i 10 e i 20 anni.
La tecnica di per sé consiste nell’ accedere al sito parodontale associato ad una tasca molto profonda per ottimizzare la rimozione dei batteri all’interno della stessa e adottare una strategia rigenerativa volta a ricreare nuovo osso e nuovo tessuto parodontale.
Oggigiorno i materiali rigenerativi più usati e supportato dall’evidenza scientifica prevedono l’utilizzo di Amelogenine (proteine derivate dallo smalto) eventualmente associate ad innesti di osso di origine xenogenica (animale). In altre circostanze l’innesto osseo può anche essere ricoperto da membrane in collagene. La terapia si finalizza con la sutura attenta dell’area rigenerata che ha l’obiettivo di stabilizzare il materiale rigenerativo.
Quando possiamo eseguire la terapia parodontale rigenerativa?
La terapia parodontale rigenerativa è un trattamento chirurgico riservato a pazienti parodontali affetti da forme severe di parodontite. Il paziente candidato alla terapia rigenerativa deve essere un paziente che ha superato con successo la fase di terapia iniziale di controllo dell’infiammazione e che ha dimostrato un ottimo livello di igiene orale e deve preferibilmente essere non fumatore o fumare al massimo 10 sigarette al giorno.
La lesione parodontale favorevole per la terapia rigenerativa è una lesione (tasca) associata a un difetto verticale o un difetto di forcazione di II grado mandibolare o mascellare vestibolare. In presenza di queste caratteristiche sito specifiche è molto probabile che il sito possa essere trattato con un approccio rigenerativo.
Conclusioni
I pazienti con stadi di parodontite III e IV possono essere candidati alla terapia rigenerativa parodontale, che deve essere considerata un’ottima opportunità per migliorare la prognosi di elementi parodontalmente compromessi.
È fondamentale analizzare attentamente i fattori generali relazionati al paziente come quelli locali relazionati ai singoli elementi dentali per selezionare in maniera appropriata i casi idonei a ricevere la terapia rigenerativa. Concludiamo ricordando l’importanza nel raggiungere un ottimo controllo della placca batterica prima di eseguire tale terapia associato ad un protocollo di monitoraggio completo del paziente in ogni fase del trattamento. Infatti, qualsiasi risultato rigenerativo raggiunto non può essere mantenuto in assenza di adeguata terapia di supporto parodontale.
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